Normative

In Italia:

Una normativa nazionale per la protezione dall’esposizione al radon nelle abitazioni non è stata ancora emanata, ma la protezione dal radon indoor nelle abitazioni è prevista nella nuova direttiva europea in materia di protezione dalle radiazioni ionizzanti, approvata il 5 dicembre 2013, che dovrà quindi essere obbligatoriamente recepita nella normativa italiana. Tale direttiva prevede che gli Stati Membri dell’Unione Europea adottino un livello di riferimento di concentrazione di radon non superiore a 300 Bq/m3. Questo livello massimo è inferiore a quello di 400 Bq/m3 previsto dalla Raccomandazione europea 90/143/Euratom del 1990 per le abitazioni esistenti. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato (nel 2009) un livello di riferimento non superiore a 300 Bq/m3.
In Italia una normativa nazionale di tipo cogente per quanto riguarda la protezione dall’esposizione al radon esiste solo per i luoghi di lavoro (con particolare attenzione alle scuole) ed è entrata in vigore nel 2001 con il D.Lgs 241/00, che ha modificato il D.Lgs 230/95. Tale decreto prevede, tra l’altro, l’obbligo da parte dell’esercente di misurare la concentrazione di radon in tutti i locali sotterranei e, nel caso questa superi i 500 Bq/m3 (livello d’azione), di valutare in maniera più approfondita la situazione e di intraprendere azioni di bonifica, nel caso i cui i locali siano sufficientemente frequentati da lavoratori.

Nel Mondo:

Molti Paesi comunitari hanno invece adottato valori di riferimento più bassi: Regno Unito 200 Bq/m³, Germania 250 Bq/m³. La Svizzera ha optato per un valore limite prescrittivo di 1.000 Bq/m³ ed un valore operativo (raccomandato) di 400 Bq/m³

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>